L'Isola di Kizhi in Carelia e le sue chiese in legno

Sull'Isola di Kizhi, nella Repubblica di Karelia, sul Lago Onega, si trovano alcuni gioielli architettonici lignei del diciottesimo secolo fra i più belli di tutta la Russia. Un'area dal paesaggio solitario, dove il cielo si riflette sulle tranquille acque del lago, inserita dal 1990 nella lista dei patrimoni dell'UNESCO.
Isola di Kizhi
Isola di Kizhi

L'Isola di Kizhi sul Lago Onega, nella Repubblica di Carelia, è famosa in tutto il mondo per la presenza di un insieme di chiese in legno, cappelle e case che rappresentano dei gioielli architettonici unici.


È una delle destinazioni turistiche più famose della Russia, nonché patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.


Fra tutte le costruzioni in legno, spiccano in particolare due chiese: La Chiesa della Trasfigurazione, con le sue 22 cupole, simbolo dell'isola di Kizhi, e la Chiesa dell'Intercessione con le sue nove cupole, ed inoltre un campanile ottagonale costruito in uno stile architettonico una volta diffuso in tutta la Russia settentrionale e in alcune parti della Scandinavia.


Le chiese dell’isola sono state costruite nel corso dei secoli con tronchi di pino silvestre, ricoperte con assi di abete rosso e sormontate da una cascata di cupole in pioppo tremulo. Il metodo di costruzione tradizionale non comporta l’uso di chiodi, ma semplicemente l’abile accostamento di tronchi intagliati con precisione.


La leggenda narra che il costruttore della Chiesa della Trasfigurazione, al termine dei lavori, gettò la sua ascia nel lago dicendo che “al mondo non esisteva e mai sarebbe esistita un’altra chiesa di eguale bellezza”.


La chiesa della Trasfigurazione si distingue per le sue dimensioni impressionanti e vanta una navata piena di icone dei santi della fede ortodossa. Usata esclusivamente in estate, per riunire i gruppi di fedeli. La chiesa che attualmente si può visitare è una ricostruzione di quella del Settecento che venne bruciata da un fulmine


Oltre alla presenza di questi capolavori dell'architettura lignea, è il paesaggio naturale a lascir a bocca aperta tutti i turisti che si recano sull'Isola di Kizhi. La pace e la tranquillità fanno qui da padroni. I grandi cieli azzurri dei mesi estivi si riflettono sulle acque tranquille del Lago Onega, mentre in inverno le ombre arcuate delle nubi lasciano un segno solitario per chilometri e chilometri. Sembra di trovarsi in un'altra terra diversa dalla Russia turistica...


Nel 1990 il "pogost" di Kizhi è stato inserito nell'elenco dei siti dell'UNESCO come patrimonio di tutta l'umanità. Nel 1993 è diventato luogo dell'eredità culturale russa, dove i visitatori possono esplorare le strutture architettoniche in un vero e proprio "Museo all'aperto" dedicato alla storia, all'architettura e all'etnografia della regione della Carelia.

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