La stanza d'ambra a San Pietroburgo

Uno dei tesori perduti della storia durante la Seconda Guerra Mondiale, la Sala o Stanza d'Ambra una volta abbagliava i visitatori della casa invernale dello zar, il Palazzo di Caterina a Pushkin, vicino San Pietroburgo, dove più di sei tonnellate di ambra erano disposte contro gli specchi e le foglia d'oro in una grande stanza.
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La stanza d'ambra
La stanza d'ambra

La camera o stanza d'ambra è l'attrazione principale che si può ammirare in visita al Palazzo di Caterina a Pushkin, una volta Tsarskoye Selo, ovvero "villaggio dello zar", a 26 km a sud di San Pietroburgo.


Per tanto tempo, l'area già nota col nome di Prussia era il più importante produttore mondiale di ambra, la resina fossile delle conifere, con la quale si producevano (e si producono) gioielli e oggetti d'arte. Fin dall'epoca romana la Prussia era solita regalare ai suoi alleati oggetti di valore realizzati in ambra.


La stanza d'ambra fu progettata tra il 1701 e il 1711, la stanza originale fu installata per la prima volta nel Castello di Charlottensburg a Berlino, allora in Prussia, fu denominata "la ottava meraviglia del mondo".


Nel 1712 il compimento dell'opera fu accantonato, probabilmente solo dopo la morte di Federico I, e fu sistemata in una saletta presso il Castello di Berlino.


Nel 1716 la stanza d'ambra fu donata dal re di Prussia Federico Guglielmo I al suo alleato, lo zar Pietro I il Grande; la figlia di Pietro, la zarina Elisabetta, fece installare la Camera prima nel Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo e successivamente nel Palazzo di Caterina a Carskoe Selo. L'architetto italiano Bartolomeo Francesco Rastrelli aggiunse alcuni finti pilastri e cornicioni dorati al fine di renderla più fastosa.


Durante la Seconda Guerra Mondiale, i disperati funzionari del Palazzo di Caterina nascosero quel tesoro nazionale dietro una carta da parati, nel tentativo di evitare che fosse derubato dall'esercito nazista. Il tentativo fu del tutto inutile e i nazisti in 36 ore smontarono la stanza d'ambra sistemandola in delle casse per riportarla in Germania dove fu esibita con trionfo al Castello di Königsberg.


La Stanza d'ambra scomparve misteriosamente alla fine del conflitto e non se ne seppe più nulla fatta eccezione per alcuni frammenti ritrovati in varie parti del mondo presso colezioni private. Storici, amanti dell'arte e cacciatori di tesori hanno cercato la stanza d'ambra perduta, guardando nelle miniere d'argento e nelle acque poco profonde, investigando su storie di naufragi nel Mar Baltico ed esplorando grotte segrete nella campagna tedesca. Non è mai stato trovato nulla!


La maggior parte degli esperti concordano oggi che la stanza d'ambra è probabilmente andata perduta per sempre, a causa degli incendi che scoppiarono al castello di Königsberg dopo la caduta della Germania nazista. Il sito in cui si trovava una volta il Castello di Königsberg è coperto da un edificio enorme e strano noto come la "Casa dei Soviet", costruita nel 1960, ma incompleta e vuota fino ad oggi. Lo spazio sotto la proprietà non è mai stato accuratamente indagato...


Nel 1979 il governo sovietico ha dato l'incarico di ricostruire la Stanza d'ambra basandosi su disegni e fotografie in bianco e nero dell'originale e sull'unica foto a colori disponibile. Dopo un'interruzione dovuta a problemi economici, i lavori sono stati conclusi nel 2003 grazie a una donazione di 3,5 milioni di dollari da parte della società tedesca Ruhrgas . Nel quadro delle celebrazioni per il trecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo, il 31 maggio 2003 la Stanza ricostruita è stata inaugurata.

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